Scopri cosa significano i 5 referendum e cosa significa votare SÌ o NO.
La numerazione è provvisoria.
Naviga le schede per conoscere ogni referendum.
I testi non sono ufficiali e AI gen. Qui il sito del Ministero
Questo referendum chiede l'abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act. Attualmente, nelle imprese con più di 15 dipendenti, i lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo.
Se vince il SÌ: Si torna alla situazione precedente al Jobs Act. I lavoratori ingiustamente licenziati potrebbero essere reintegrati nel loro posto di lavoro se il giudice valuta il licenziamento come illegittimo.
Se vince il NO o gli astenuti o gli astenuti: Rimane la situazione attuale. I lavoratori assunti dopo marzo 2015 non possono ottenere il reintegro nel posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo, ma solo un risarcimento economico.
Questo referendum riguarda la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese (meno di 16 dipendenti). Oggi in caso di licenziamento illegittimo, un lavoratore può ottenere al massimo 6 mensilità di risarcimento.
Se vince il SÌ: Viene eliminato il limite massimo di 6 mensilità di risarcimento. Il giudice potrà stabilire l'importo del risarcimento senza limiti, in base alla gravità del caso.
Se vince il NO o gli astenuti: Rimane il limite massimo di 6 mensilità di risarcimento per i lavoratori delle piccole imprese in caso di licenziamento illegittimo.
Questo referendum punta all'eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine. Attualmente, le aziende possono assumere con contratti a tempo determinato fino a 12 mesi senza specificare alcuna motivazione.
Se vince il SÌ: I datori di lavoro dovranno sempre specificare una ragione oggettiva per assumere con contratti a tempo determinato, anche per periodi brevi. Questo dovrebbe favorire contratti più stabili.
Se vince il NO o gli astenuti: Le aziende potranno continuare ad assumere con contratti a termine fino a 12 mesi senza dover giustificare la scelta del contratto temporaneo.
Questo referendum interviene in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Attualmente, in caso di infortunio negli appalti, l'impresa committente non è responsabile per i rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici.
Se vince il SÌ: La responsabilità viene estesa anche all'impresa committente in caso di infortuni sul lavoro negli appalti. Questo dovrebbe incentivare la scelta di appaltatori più sicuri e affidabili.
Se vince il NO o gli astenuti: L'impresa committente continua a non essere responsabile degli infortuni legati ai rischi specifici dell'attività delle imprese appaltatrici.
Questo referendum propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per richiedere la cittadinanza italiana, tornando alla regola in vigore fino al 1992.
Se vince il SÌ: Il tempo necessario di residenza legale in Italia per richiedere la cittadinanza viene ridotto da 10 a 5 anni. Gli altri requisiti (conoscenza della lingua, reddito sufficiente, fedina penale pulita) restano invariati.
Se vince il NO o gli astenuti: Rimane l'obbligo di risiedere legalmente in Italia per almeno 10 anni prima di poter richiedere la cittadinanza italiana.